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Ingredienti
Fave secche
decorticate 400 gr
Olio
di oliva extravergine q.b.
Sale q.b.
Acqua q.b.
Cicoria selvatica
400 gr
Alloro 2-3
foglie
Preparazione
Per preparare le fave e cicorie
selvatiche, per prima cosa dovrete reidratare le fave mettendole in ammollo, in
una ciotola con abbondante acqua fredda (1), per circa 12 ore (potete metterle
la sera per poi cuocerle il giorno dopo). Il giorno dopo scolate le fave (2),
sciacquatele sotto l'acqua corrente, e mettetele a cuocere in una pentola
capiente, coprendole a filo con l’acqua e aggiungendo due-tre foglie d’alloro
(3).
Chiudete la pentola con un coperchio (4)
e lasciate cuocere, a fuoco basso, le fave per almeno 2 ore, aggiungendo, se
necessario, dell’acqua calda nel caso si asciugassero. Durante queste due ore
le fave rilasceranno una schiumetta che eliminerete con una schiumarola. Nel
frattempo lavate bene le cicorie sotto l’acqua corrente e lasciatele scolare,
quindi pulitele, eliminando con un coltello la parte più dura, quella bianca
nella parte inferiore che tiene insieme le foglie (5). Eliminate anche le
foglie più rovinate, tenendo solo quelle più belle (6).
Sbollentate le cicorie velocemente
nell’acqua bollente salata per qualche minuto, mescolando con un cucchiaio di
legno (7-8). Appena saranno ben tenere, scolatele e tenete da parte (9).
Intanto le fave avranno terminato la
cottura: saranno pronte quando, mescolando continuamente con un cucchiaio di
legno, si sfalderanno facilmente, fino ad avere un purè dalla consistenza
grossolana (10-11). Salate le fave e, una volta pronte, componete il piatto
tradizionale di fave e cicorie diviso a metà: da una parte del piatto ponete le
fave e dall’altra le cicorie (12). Condite il tutto con un filo d’olio
extravergine d'oliva, meglio se un buon olio pugliese, e servite le fave e
cicorie selvatiche accompagnandole con fette di pane di Altamura!
Conservazione
Conservate le fave e cicorie selvatiche
in frigorifero in un contenitore ermetico o coperto con la pellicola al massimo
per 3 giorni.
Potete congelare separatamente il purè
di fave e le cicorie sbollentate e scongelarle quando vi occorrono.
Curiosità
Nei diversi dialetti pugliesi, fave e
cicorie è conosciuto come "fae e fogghie" o "fae e foje", e
viene preparato in tutte le province pugliesi, da Foggia fino a Lecce, e nella
vicina Basilicata.
Anticamente, quando non esistevano le
cucine a gas, le fave e i legumi venivano cotti in anfore di terracotta solo
con acqua e alloro, chiuse e lasciate per ore e ore vicino a un fuoco acceso.
Consiglio
Per la serie "ricette diverse di
porta in porta", le fave e cicoria sono un grandissimo classico della
cucina pugliese, che le propone anche mescolate le una alle altre, oppure con
il purè di fave gratinato appena in forno (dopo averlo condito con un goccio
d'olio): il contrasto crostinicina croccante e morbidezza delle cicoria è
delizioso. Se non trovaste le cicorie, sappiate che il purè di fave è
versatilissimo e si accompagna meravigliosamente anche a erbette, coste o
spinaci.
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